
In autunno abbiamo i frutti più ricchi di calorie, forse per farci affrontare meglio i rigori del freddo.
In realtà una buona dieta bilanciata consente di introdurre anche questi prodotti, ricchi di grassi insaturi e di preziosi micronutrienti che troviamo nei fichi e nelle noci.
Grazie alle ottime noci bio che ho acquistato di recente, ho voluto imbastire una panificazione a base di noci e fichi e per l’appunto l’ho voluta chiamare “PANE D’AUTUNNO”.
Questo pane è genuino perché fatto di ingredienti semplici come la farina integrale di grano tenero BIOLOGICA, le noci BIOLOGICHE ed i fichi pur essi BIOLOGICI.
Tutte le mie panificazioni vengono fatte con la macchina per il pane senza usare i suoi programmi standard ma solo i programmi di impasto (più volte ripetuti) e di cottura. Per questa lavorazione ho usato la tecnica diretta, niente biga quindi o altre tecniche più esoteriche.
So già in partenza che otterrò un pane pesante, vi anticipo che, nonostante i fichi dolci, sarà perfetto in ogni combinazione, specie nella zuppa, la mitica ribollita con il cavolo nero… questo è il pane perfetto per quel piatto.
Ma veniamo agli ingredienti
- licoli 50 + 50 g (nota: di solito faccio 100+100, stavolta ho voluto mettere poco lievito proprio perché volevo un pane denso di gusto e pesante, ma… un momento! Spero che non vogliate tradiate lo spirito di questo pane sostituendo a questo ingrediente del banale lievito di birra…)
- farina integrale bio 500 g ( se me la sostituite con farina 0 o doppio 0 non avete capito nulla dell’importanza nutrizionale di un cibo integrale)
- 200 g acqua
- 2 cucchiaini sale grosso sciolti in 50 gr di acqua (in questo modo sono certo di lavorare con sale vero, non con miscele che contengono anche sale)
- 3 cucchiai olio d’oliva (EVO)
- 1 cucchiaino cumino (facoltativo, io impazzisco per il cumino nelle panificazioni)
- 10 noci (sgusciate ovviamente)
- 10 fichi secchi
Grande assente in tutte le nelle mie panificazioni è lo zucchero, o qualsiasi altro dolcificante, sissignori: ho dichiarato guerra allo zucchero ed ho scoperto che il licoli e la pasta madre lavorano bene anche senza tale ingrediente. Chi usa il lievito di birra invece…
Procedimento
Tralasciando l’attivazione del lievito madre (in questo periodo ci vogliono circa 7 ore, per capire meglio fai riferimento all’articolo sul licoli), facendo finta di non vedere quelli che si ostinano ad usare il lievito di birra, procedo ad inserire gli ingredienti per il primo impasto nella Macchina Del Pane nel seguente ordine:
- cumino (per chi lo ama)
- olio
- sale grosso disciolto in 50 ml d’acqua
- il licoli (o il lievito o la pasta madre) stemperato nei 200 grammi d’acqua
- la farina integrale
e avvio la mia macchina del pane con il programma impasto, di solito dura 1 ora e 20 minuti. Volutamente non ho inserito i fichi e le noci perché le tengo da parte: se unissi subito all’impasto finirei con un pane molto omogeneo, dove i frammenti di noci e di fichi risulterebbero pressoché invisibili. Ma noi vogliamo vedere i fichi e le noci nelle fette di pane, vero? Sì!!!
E allora uniremo i frutti dell’autunno nel secondo impasto: la mia tecnica per ottenere un buon pane consiste nel fare due impasti con la macchina del pane. Dopo il secondo impasto lascerò la pasta nel cestello della macchina del pane a temperatura ambiente per circa 4 o 5 ore, poi avvierò il programma cottura, che sulla mia MDP dura un’ora.

Così mi rallegro nelle crepuscolari serate d’autunno, accompagnado la buonissima zuppa di Annalisa con i pezzetti di questo pane, dove il cumino si sposa a meraviglia con il fico e la noce, l’oriente incontra l’occidente, arricchito dalla leggerissima nota acida del lievito madre, il mio licoli.
Per chi avesse usato il lievito di birra, per approssimare questa mia sensazione estatica, a può simulare il gusto della pasta madre aggiungendo una goccia di aceto: infatti questo tipo di lievitazione produce principalmente acido acetico, da cui il termine con cui è nota, “pasta acida”.