Mulino Zoratto – prima parte

Presentiamo la prima parte del video che abbiamo realizzato in occasione del nostro viaggio presso il mulino Zoratto.

Prodotti mulino Zoratto
Prodotti mulino Zoratto

La qualità per motivi tecnici non è un granché ma i contenuti ci sono tutti e sono davvero sorprendenti.

Il concetto di farina viva, perché contenente ancora il germe del grano, il racconto del mugnaio, delle vicissitudini dei suoi antenati, ma soprattutto della filosofia con cui produce la sua farina, il suo ripudio nei confronti del marchio “biologico”, sono tutti aspetti che emergono da questo affascinante incontro denso di contenuti su cui avremo molto da riflettere.

Il nostro obiettivo non è solo la ricerca del cibo sano ma è la consapevolezza di ciò che mangiamo. Non possiamo fermarci alla lettura delle etichette dei prodotti alimentari, queste sono solo una sintesi molto approssimativa di ciò che compriamo e talvolta sono volutamente fuorvianti. Ci sono prodotti come la farina, lo zucchero, l’olio, che non vengono venduti “crudi”, ma che spesso, anche per disposizioni sanitarie, vengono sottoposti a trattamenti di cui talvolta siamo all’oscuro e vengono addizionati con elementi chimici non citati nella confezione.

Ad esempio le farine – tutte quelle che compriamo al supermercato, ma non solo – vengono addizionate di acido ascorbico che funge sia da conservante che da agente lievitante. È un composto chimico assolutamente innocuo (la famosa vitamina C), ma perché non è indicato tra gli ingredienti?

La legge consente di non indicare che alcuni prodotti chimici sono venduti miscelati al prodotto che noi consumatori acquistiamo?

Perché?

In questo momento ho davanti a me una confezione di farina 00 acquistata in un normale discount. C’è scritto:

Ingredienti: farina di grano tenero tipo 00.  Ideale per la preparazione di torte, biscotti, brioche, pasticcini ed altri prodotti dolciari da forno. Conservare in luogo fresco ed asciutto, al riparo dai raggi solari e da odori estranei. Da consumarsi entro… etc. etc.

A questo punto vorrei sapere perché questa farina 00 non sia ideale per fare il pane, ma questo è un altro discorso.

Constato senza sorpresa che da nessuna parte è citata la presenza di additivi conservanti.

Ho guardato anche in altre confezioni di altre marche. L’acido ascorbico (o vitamina C) non è citato neppure nella tabella nutrizionale, quella che riporta tra le altre cose le calorie (valore energetico per 100 g di prodotto).

Per ora mi fermo qui. A questo punto sarebbe opportuno documentarsi sulle disposizioni di legge in merito al trattamento delle farine prima della loro messa in vendita al pubblico.

Intanto ecco a voi il video.